Vicario, l’eroe inatteso che ha scritto la storia del Tottenham

Dal Fontanafredda alla gloria europea: la parabola di un portiere che ha costruito il proprio destino con pazienza e dedizione

L’ultima barriera che ha spezzato un digiuno di 41 anni. Minuto 97 di Tottenham-Manchester United, finale di Europa League. Luke Shaw stacca imperioso su cross di Diallo, sembra il pareggio scritto per redimere il suo precedente errore sul gol degli Spurs. Ma Guglielmo Vicario ha altri piani. Un tuffo prodigioso, le mani salde, la palla che cambia traiettoria. È l’istante che cristallizza la vittoria del Tottenham e interrompe un’attesa lunga 17 anni per un trofeo, addirittura 41 per un successo europeo.

La gavetta silenziosa: dalla Serie D alla ribalta

Un percorso graduale e consapevole. Vicario non è mai stato un predestinato. La sua storia è fatta di scelte ponderate e crescita costante. Dalle giovanili dell’Udinese, il portiere friulano ha iniziato la sua carriera tra i professionisti nel Fontanafredda, in Serie D. Una decisione controcorrente, senza fretta di bruciare le tappe.

La vera svolta arriva quando il passaggio al Pordenone sembra ormai cosa fatta. È qui che Giorgio Perinetti interviene, portandolo al Venezia. In laguna incontra due figure determinanti: Simone Inzaghi, da cui apprende l’importanza dell’alimentazione per un atleta professionista, e il preparatore dei portieri Massimo Lotti, architetto della sua trasformazione tecnica.

“Arrivò che era un ragazzino. Lavorammo su tre aspetti: mettere massa, la velocità di reazione e l’aspetto psicologico”, ha raccontato Lotti in un’intervista. “Tacopina mi aveva chiesto se Vicario avrebbe potuto fare il titolare. Non avevo dubbi: dissi di sì. Ma a Vicario questa cosa non l’ho mai detta, perché doveva fare bene da solo”.

Dopo l’esperienza veneziana, il salto in Serie A con il Cagliari da vice Cragno. Il destino volle che il suo esordio nella massima serie fosse a San Siro contro l’Inter del suo idolo Handanovic – un cerchio che iniziava a chiudersi.

L’uomo oltre l’atleta: il cuore grande per l’Ucraina

Una lezione di umanità in tempi difficili. Nel marzo 2022, mentre la sua carriera prendeva quota all’Empoli, Vicario dimostra che la grandezza di un uomo va oltre le sue prestazioni sportive. La madre gli propone di accogliere una famiglia ucraina in fuga dalla guerra. La risposta è immediata: “Ci abbiamo messo un secondo a decidere, anzi non è stata nemmeno una decisione: è venuto tutto in modo spontaneo”, ha raccontato Vicario.

La casa della nonna diventa rifugio per la piccola Hanna e suo figlio Milan. Non un semplice tetto, ma l’inizio di una nuova vita lontano dalle bombe, l’opportunità di un futuro diverso. Un gesto che racconta molto di quell’attenzione ai dettagli che caratterizza anche il suo approccio professionale.

A Londra: mentalità e dedizione che conquistano i tifosi

L’impegno oltre il campo. Il trasferimento al Tottenham nel 2023 segna l’approdo nel calcio che conta. Ma a sorprendere i tifosi londinesi non sono solo le sue parate. È la padronanza dell’inglese mostrata fin dal suo arrivo a colpire media e sostenitori. Frutto di lezioni iniziate ben prima del trasferimento e proseguite con costanza. Non una novità per lui, che in Sardegna aveva studiato spagnolo per comunicare meglio con i compagni sudamericani.

Lo scorso novembre, la sua tenacia ha toccato livelli estremi: nella vittoria contro il Manchester City ha giocato sessanta minuti con una caviglia fratturata, prima di fermarsi per tre mesi. Un sacrificio che ha cementato il suo legame con la tifoseria.

Per chi desidera approfondire le statistiche e l’ascesa di Vicario nel panorama dei portieri europei, gli esperti hanno realizzato un’analisi dettagliata che è possibile consultare con un semplice visita sito che offre anche approfondimenti sulle prospettive future degli Spurs dopo questo storico successo.

Il 21 maggio 2025 resterà una data impressa nella memoria dei tifosi del Tottenham. La notte in cui un portiere italiano ha riscritto la storia di un club londinese, confermando quanto ha detto di lui il compagno Udogie: “È un fenomeno, non dico altro”.

Mentre Vicario continua a difendere i pali del Tottenham, altre squadre italiane pianificano il loro futuro, come dimostra l’interesse del Milan per Orkun Kokçu, talento turco che potrebbe presto approdare in Serie A per rinnovare il centrocampo rossonero, in un intreccio di mercato che dimostra come calcio italiano e inglese continuino a dialogare nonostante percorsi e fortune diverse.

La storia di Vicario insegna che non sempre i talenti più acclamati sono quelli destinati a scrivere pagine indimenticabili. A volte, è la costanza silenziosa di chi costruisce il proprio cammino passo dopo passo a lasciare l’impronta più profonda.

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